Il porto di Messina è un porto naturale completamente banchinato, ed offre un sicuro rifugio da qualsiasi vento. L’imboccatura del porto è larga 400 m e si apre tra l’estremo del Forte S. Salvatore e il caseggiato della Capitaneria di Porto. Numerosissimi i traghetti che occupano quasi tutte le banchine.
Orario di accesso: continuo
Accesso: prima dell’ingresso in porto le unità devono chiedere via radio l’assegnazione del posto di ormeggio all’Autorità Marittima. Qualora sprovviste di apparato radio, le predette unità devono comunicare immediatamente la loro presenza in porto. Mantenere la dritta verso il fanale verde in entrata e verso il fanale rosso in uscita; porre attenzione al traffico traghetti sia in entrata che in uscita.
Fari e fanali: 2752 (E 1814) - faro a lampi bianchi, grp 3, periodo 15 sec., portata 16 M, sulla Punta S. Raineri. Se il passaggio dello stretto è interdetto, sulla stessa torre del faro viene acceso un fanale a lampi gialli, portata 15 M; 2758 (E 1816) - fanale intermittente giallo, periodo 3 sec., portata 10 M, su Punta Secca, a NE del porto (visibile da 097° a 335°); 2764 (E 1817) - fanale a lampi rossi, grp. 2, periodo 5 sec., portata 8 M, su Punta San Salvatore, sull’estremità ovest dell’omonimo forte, a sinistra entrando (visibile da 340° a 250°); 2770 (E 1818) - fanale a lampi verdi, grp. 2, periodo 5 sec., portata 8 M, presso l’edificio della Capitaneria.
Fondo marino: sabbia e fango.
Fondali: in banchina da 8 a 13 m.
Radio: Vhf canale 16 - 14 (servizio continuo).
Divieti: di ormeggio nel porto militare ed alle invasature delle FF.SS.; velocità massima 7 nodi.
Venti: I e II quadrante.
Traversia: greco e greco-levante.
Ridosso: III e IV quadrante.
Rade sicure più vicine: rada Paradiso.