LIGURIA – TAVOLA N°4
DA PUNTA MANARA A MARINA DI CARRARA
Punta Manara e Punta Mesco, insieme a quella di Moneglia, sono gli elementi che spiccano all’orizzonte navigando nei due sensi, sottocosta. Tutto il tratto è di roccia scura ed a picco sul mare. Solo in alcune insenature la montagna si addolcisce creando anche delle spiagge: Riva Trigoso, con le imponenti strutture di un cantiere navale; Moneglia, con una scogliera che ne protegge la spiaggia lontana da essa circa venti m e con lo scoglio Pietra Stella, affiorante e pericoloso, ad oltre 180 m da terra e a Sud del campanile di S. Croce; Deiva e la vicina secca dell’Oratorio che si stende da terra fino a 80 m con un bassofondo di 1 m; Bonassola e Levanto con la pericolosa secca della Peria con 1 m d’acqua. La Punta del Mesco ha, sulla sommità, un antico semaforo.
Le Cinque Terre, che comprende i paesini di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, è una costa rocciosa e a picco lunga 25 miglia circa che non offre accosti protetti e sicuri. In estate soffiano venti da ponente e maestrale e, a vela, attenzione alle raffiche improvvise che scendono dai canaloni. L’isola Palmaria è di natura rocciosa, con le coste alte quasi ovunque: attorno all’isola è vietata la sosta ed il transito, entro 50 m dalla costa, per caduta di massi. L’isola del Tino è ricoperta di vegetazione ed ha sulla sommità il faro n. 1708, posto in una torre cilindrica, bianca, posta su un torrione con accanto un edificio di colore rosso.
A Sud del Tino si trova lo scoglio il Tinetto: tra Tino e Tinetto, il passaggio è ostruito da secche e scogli affioranti, mentre nessun problema si pone tra la Palmaria ed il Tino. Il passaggio tra l’Isola Palmaria e la costa è agile per il diporto, ponendo attenzione al fondale che sale fino meno di 5 m e con pari attenzione all’altezza delle alberature che deve essere inferiore a 30 m, per la presenza di cavi elettrici sospesi. Un ottimo ancoraggio è nella parte settentrionale dell’Isola Palmaria.
Lo sbarco è vietato nell’isola del Tino ed anche in buona parte della Palmaria: porre attenzione ai cartelli posti a terra. A causa anche degli insediamenti militari, il golfo di La Spezia è particolarmente denso di traffico e soggetto a regolamenti di vario genere (esercitazioni militari; traffico commerciale): si consiglia di consultare la Capitaneria di Porto per le prescrizioni in vigore. Tra i divieti, tassativo è quello delle immersioni per recuperi subacquei di qualsiasi genere e natura, senza il preventivo permesso.
Accanto all’Isola Palmaria si erge su un piccolo scoglio, la Torre Scuola, circondata da diverse secche, sulla quale è posto il faro n. 1716. La torre è parzialmente diroccata. La costa Est del golfo ha, come primo centro abitato, il porticciolo di Lerici. Oltre Punta Bianca, si trova in evidenza la torre del Castello Fabbricotti, sotto il quale vi è un piccolo centro abitato con qualche negozio. Ugualmente sull’altra sponda del Magra si vedono poche costruzioni (ristorante, un negozio, qualche abitazione). In questo lato vi è il fanale n. 1844, posto su candelabro. Per l’accesso al Magra si deve attualmente tenere il centro, passando sul lato sinistro il banco di sabbia interno che si trova al centro. All’interno del Magra vi sono diversi cantieri di rimessaggio e manutenzione, mentre da notare il marina privato denominato “Marina 3 B”.
TAV. 3A IL LITORALE DI GENOVA | TAV. 5 DA MARINA DI CARRARA A LIVORNO |