Bosa SardegnaTesto e foto di Martino Motti
Foto aeree di Vincenzo Piras

La costa occidentale della Sardegna tra Alghero e Oristano, è ancora selvaggia e rimane defilata rispetto a più noti itinerari turistici. E proprio per questo emana un fascino del tutto particolare.

Bosa non è una località celebre, ma un felice miscuglio di fattori positivi fanno di questa cittadina un luogo di villeggiatura davvero per intenditori. Penso a viaggiatori e non a turisti, a persone che nelle vacanze vogliono riscoprire i valori del passato e compiere un balzo indietro nel tempo alla ricerca del genuino, della Sardegna che mostra la sua cultura più vera.

Bosa è suddivisa in due distinte località: Bosa città con il suo particolare centro storico e Bosa Marina lambita dal mare. Il centro storico medievale chiamato Sa Costa, con le sue antiche casette multicolori adagiate a festoni lungo la collina sovrastata dalla fortezza dei Malaspina, si appoggia sulle rive del fiume Temo, dalle lente acque, l’unico navigabile della Sardegna.

Negli anni il centro storico è stato in gran parte ristrutturato senza però perdere il sapore dei tempi che furono: le antiche concerie Sas Conzas sul fiume sono oggi restaurate e diventate monumento nazionale. Il fiume Temo, che nasce dall’invaso di Rocca Doria Monteleone, raggiunge la colorata cittadina per diventare poi gettarsi in mare a Bosa Marina. Il Temo è navigabile per 6 chilometri dalla foce da imbarcazioni dal basso pescaggio: gommoni o gozzi possono risalire il fiume in un ambiente naturale di rara bellezza, protetto da un’apposita area di salvaguardia ambientale.

Animali, piante e attività umane convivono da sempre in armonia. A incorniciare la costiera e la zona di Bosa ecco l’ambiente preservato di Capo Marrargiu che si trova poco più a nord lungo la costa, ricco di ulivi, sugherete e macchia mediterranea. Emblema di questo luogo selvaggio è l’avvoltoio grifone Gyps fulvus, un rapace di grossa taglia dall’imponente apertura alare che vive protetto e indisturbato e vola tra le pendici rocciose di Capo Marrargiu.

Bosa Marina, invece, è più moderna e ospita quasi tutte le attività turistiche ricettive e ludiche: la torre aragonese costruita sull’Isola Rossa è posta come bastione di ingresso al fiume. Bosa Marina può vantare anche un marina e diverse altre soluzioni di ormeggio su pontili situati sul fiume. Una di queste soluzioni è attualmente in via di completamento da parte degli stessi fondatori dello storico Bosa Diving Center.

Bosa capo Marargiu

Naturalmente chi è dotato di brevetto subacqueo oppure non ha mai provato può recarsi presso questo centro subacqueo per scoprire gli splendidi fondali della costiera o per frequentare i numerosi corsi che Vincenzo Piras, il proprietario, propone. Sono una ventina i siti di immersione della costiera, uno più entusiasmante dell’altro, dai 15 ai 40 metri di profondità e adatti a tutti i livelli di preparazione. Grotte vulcaniche, pareti, cigliate e secche ospitano una fauna ricchissima che negli anni si sta lentamente ripopolando: cernie, barracuda, saraghi e altri pesci mediterranei sono tra gli incontri più comuni in questi fondali.

Qui prolifica abbondante la madrepora mediterranea chiamata corallo gioiello, la violacea e meravigliosa Corynachtis viridis. Ma la costiera non è solo subacquea, le numerose baie sembrano essere ideali per rimanere alla fonda per uno spettacolare bagno nelle pulitissime acque bosane. L’antropizzazione costiera è davvero limitata, per miglia e miglia sia verso sud sia verso nord, Bosa è l’unico centro abitato, con una popolazione stanziale di soli 8.000 abitanti.

Verso nord la costiera è irta e scoscesa, con alte falesie battute dai forti venti di maestrale, sono 20 miglia di navigazione in una solitudine assoluta e meravigliosa, la vera sensazione di essere in capo al mondo. Poche ore di navigazione e ci si trova ad Alghero e a Capo Caccia, località rinomatissime e altrettanto consigliate da visitare. Verso sud, invece, a circa 12 miglia, troviamo la prima urbanizzazione di Santa Caterina e a proseguire il bellissimo Capo Mannu, le Isole di Maldiventre e la Baia di Oristano con la città a circa 25 miglia.

Bosa Sardegna porto managu

Foto di Vincenzo Piras

Quindi vediamo che in meno di 50 miglia abbiamo la possibilità di visitare molte baie e scogliere nella certezza, anche in stagione, di non trovare l’affollamento incredibile della Costa Smeralda. Ma vediamo di entrare appena nel dettaglio per scoprire quali sono i posti migliori o quantomeno possibili per trascorrere ore alla fonda. Navigando da Alghero verso sud la costiera si presenta scoscesa e pressoché lineare, meravigliosa da guardare ma piuttosto inospitale per la nautica, la prima baia che si incontra è quella a ridosso di Punta Poglina, a circa 5 miglia di distanza. I fondali non sono molto profondi ma con venti del I e IV quadrante può essere un buon posto per dare fonda.

Attenzione che il tratto di mare antistante il capo è zona di esercitazioni militari, quindi informarsi in anticipo sulle ordinanze in vigore. Scendendo verso sud le baie che si incontrano a seguire son infestate di scogli quindi non molto sicure.

La prima davvero consigliata e sicura è quella a ridosso a sud di Capo Marrargiu, ad ulteriori 10 miglia di mare. Poi ancora abbastanza ospitale la successiva bellissima Baia di Porto Managu. Sono molto piccole, ma se si arriva presto si “conquista” il proprio posto in paradiso. Dopo due sole miglia si approda a baia Compoltittu, anch’essa di dimensioni contenute ma molto carina.

Attenzione ai relitti galleggianti di pescicultura abbandonati (consultare l’ordinanza emanata dagli uffici della Guardia Costiera di Bosa). Poco oltre siamo finalmente a Bosa. Proseguendo verso sud la costa si fa più bassa e antropizzata, diverse urbanizzazioni di ville e villette sono costruite sulle colline. In corrispondenza di una di queste troviamo una bella spiaggia, è Porto Alabe, una baia con fondale sabbioso non molto profondo. A seguire si naviga lungo una costa che non offre molti approdi o protezioni eccetto la baietta di Torre Columbargia e quella di Torre Foghe. Ancora oltre, la baia di Santa Caterina di Pittinuri offre buona protezione mentre quella successiva di S’Archittu è discreta. Da qui in poi la costa diventa sabbiosa e una spiaggia pressoché continua prosegue fin verso il bellissimo Capo Manno. Il capo è costituito da un istmo con due baie contrapposte: rivolto a nord la baia di Sa Roca Tonda e verso sud la baia di Mandriola, ambedue ottime per la fonda a seconda di come tirano vento e mare. Siamo a circa 16 miglia da Bosa e qui, idealmente, termina il nostro reportage.

Al largo si trovano le Isole di Maldiventre, parco marino con limitazioni d’accesso: controllare sulla carta nautica quali sono le zone A, B e C come da regolamenti per non rischiare di incorrere in sanzioni non gradite.

NOTIZIE UTILI

Clima: il clima di Bosa è di tipo Mediterraneo con inverni miti e umidi ed estati calde e secche. I venti di libeccio e il maestrale in inverno e primavera sono i più temibili, possono arrivare a 120 km orari, ma in estate la situazione è più tranquilla ed il regime è quello della brezza.

Dove mangiare

Ristorante Hotel Mannu, tel. 0785 375306.
Ristorante pizzeria Sas Covas (vicino al porto di Bosa), Via Sas Covas 24, tel. 0785 372033.
Ristorante da Chelo, Lungomare Mediterraneo Bosa Marina, tel. 0785 373013.
Ristorante pizzeria Al Gabbiano, tel. 0785 374123.

Dove dormire

Hotel Ristorante da Mannu, Viale Alghero 28, Bosa, tel. 0785 375306.
Hotel Baia Romantica (sul fiume adiacente al Marina Bosa Diving Center), Via Colombo 44, Bosa Marina, tel. 0785 373557.
Hotel al Gabbiano, Lungomare Mediterraneo 5, Bosa Marina, tel. 0785 374123.
Sporting Hotel Stella Maris (adiacente al Marina Bosa Diving Center), Via Colombo 11, tel. 0785 375162
– B&B Il Castello di Modolo, di proprietà di Vincenzo Piras del Bosa Diving Center, nuovissimo 3 camere letto extra lusso con bagno privato, giardino e parcheggio; www.ilcastellodimodolo.com; Gina Cell. 377 6960116.

Centro Subacqueo: Bosa Diving Center di Vincenzo Piras, immersioni su una ventina di punti, possibilità di organizzare immersioni nelle grotte di Capo Caccia (Alghero) e all’isola di Maldiventre, corsi sub Padi, Anis e Cmas. Due gommoni da metri 7,50, noleggio di gommoni, imbarcazioni e kayak, base nautica con aule, docce e bagni, terrazza relax sul fiume. Sono anche disponibili attrezzature subacquee da noleggio. É in costruzione un marina sul lato fluviale di Bosa Marina realizzato da pontili galleggianti adiacenti al diving center per imbarcazioni fino a 12 metri e pescaggio da 3 a 5 metri. Da giugno 2017 offre già i primi posti barca con acqua e luce disponibili, servizi di lavanderia convenzionata, rifornimento viveri, taxi, organizzazione escursioni varie, convenzione con ristoranti, convenzione per alaggio e riparazioni, VHF attivo fra breve.
Info: tel. 335 8189748, tel. 346 2363844; [email protected]; www.bosadiving.com; www.bosadiving.net.

Cosa Fare

gita in barca sul fiume Temo, immersioni subacquee, trekking nell’interno e su Capo Marrargiu, gite con il treno tradizionale chiamato Trenino Verde, tra Tinnura e Bosa sulla linea Macomer-Bosa, linea costruita nel 1888 e chiusa nel ’90, riaperta a scopi turistici nel 1995. Escursioni su Capo Marrargiu per l’avvistamento dei grifoni.

Cosa comprare: lavori realizzati al tombolo “filet di Bosa” e manufatti di filigrana d’oro, oggetti e gioielli in corallo rosso, vino malvasia Doc di Bosa.

Siti per informazioni: www.comunebosa.gov.it; www.bosaonline.com; www.bosaweb.it; www.bosaturismo.it; www.sardegna.com/it/bosa/

Info Porti e approdi:

Porto di Bosa – la nuova darsena può ospitare 220 imbarcazioni su pontili galleggianti per barche di lunghezza massima 25 metri. Pescaggio in banchina da 3 a 5 metri su fondali sabbiosi, in porto da 2,80 a 4. Accesso dalla bocca sud del porto, navigando al centro del letto del fiume. Accesso continuo anche se è meglio entrarvi di giorno e con mare calmo. VHF 09. Info e prenotazioni: Francesco Bonamassa, tel. 346 1585719; [email protected]; www.portodibosa.com