La punta meridionale della penisola istriana, dalla caratteristica forma di cuore, si protende verso le acque azzurre dell’Adriatico sminuzzandosi in promontori frastagliati, invitanti baie di acqua cristallina e decine di meravigliose isolette. Un piccolo eden che si allunga da Pola al Golfo di Medulin dove non mancano marina attrezzati e insenature riparate dove dare fondo.

La crociera proposta si snoda tra le splendide isolette, baie e penisole frastagliate che caratterizzano l’estremo Sud dell’Istria, la punta del “cuore” che nulla ha da invidiare alle più famose isole del Quarnero e della Dalmazia verso cui i diportisti tendono a precipitarsi.

Pola (Pula)

La base di partenza è Pola, antica città romana fondata intorno al 46 a.C., di cui sono giunti fino a noi splendidi monumenti. Primo fra tutti l’Arena, a due passi dall’ACI Marina Pula, un ottimo ormeggio per visitare il celebre anfiteatro costruito in candida pietra istriana tra il 2 e il 14 d.C. sotto l’imperatore Augusto e poi ampliato da Vespasiano, per rendere omaggio – si dice – a una sua amante del luogo. Ospitava fino a 23.000 spettatori che dagli spalti potevano assistere in prevalenza a combattimenti di gladiatori e naumachie, mentre sotto il campo di battaglia si trovava il deposito per le gabbie degli animali. Oggi invece l’Arena ospita manifestazioni culturali e concerti all’aperto e, nei sotterranei al posto dei leoni ci sono i pannelli della Mostra permanente sull’antica produzione istriana di olio d’oliva e vino. Sempre all’epoca risalgono l’Arco dei Sergi (o Porta Aurea), il Tempio di Augusto e il Foro Romano che impreziosiscono la città al pari degli eleganti palazzi eretti all’epoca della dominazione austro-ungarica cui si deve il rifiorire di Pola dopo il declino vissuto sotto la Serenissima.

Parco Nazionale di Brioni (Brijuni)

A meno di una manciata di miglia da Pola ci sono le Isole Brioni. Pezzetti di Eden salvati dagli angeli dalla rabbia del diavolo che, invidioso della bellezza paradisiaca donata dal Creatore all’Istria vi rovesciò sopra migliaia di pietre. Così, secondo la leggenda, è nato questo ameno arcipelago, che composto da due isole e dodici isolotti, è protetto dal 1983 nell’omonimo Parco nazionale insieme a un ampio tratto di mare che occupa più dell’80 per cento dei 3395 ettari di superficie complessiva. Sin dalla preistoria le Brioni, ricoperte di boschi e prati erbosi hanno affascinato gran parte di quelli che vi hanno posato gli occhi. I Romani ad esempio vi costruirono un complesso residenziale che risale al I sec. a.C. comprensivo di una sfarzosa villa i cui resti sono visibili a Cala Verige, una delle insenature più belle di Brioni Maggiore (Veli Brijun), mentre più prosaicamente la Serenissima prima e l’Impero Austro-Ungarico poi la utilizzarono soprattutto come cava per via della sua pregiata pietra. Quest’ultimo fece costruire a Brioni Maggiore una fortezza per proteggere il porto di Pola, ma quando in seguito la k.u.k. Kriegsmarine (la Marina austroungarica) abbandonò la fortezza, il magnate viennese Paul Kupelwieser (1843-1919) acquistò l’intero arcipelago, lo bonificò e vi fece edificare un esclusivo complesso alberghiero – completo di casinò, campi da golf e porto per gli yacht – che divenne ben presto un irresistibile richiamo per l’upper class austriaca ed europea. Svariati anni dopo, lo fu anche per il maresciallo Josip Broz Tito (1892-1980), che lo scelse come residenza estiva dove amava invitare star del cinema (compresa Sofia Loren) e soprattutto capi di Stato, che ospitati in alberghi ed eleganti ville sul mare (alcune oggi è possibile affittarle… a caro prezzo) ricambiavano con regali talvolta insoliti come Sony e Lanka, i due elefanti donati da Indira Gandhi conoscendo il suo amore per gli animali esotici. Uno dei due si trova tuttora nel Parco Safari, dove vivono struzzi e zebre, cervi e asinelli, mufloni e buoi istriani Boskarin. Gironzolando per l’isola con le auto elettriche – da affittare al porto – tra daini, pavoni e leprotti che scorrazzano liberi sui prati, si scoprono le tracce di un animale ben più antico, l’iguanodonte, uno dei dinosauri che vissero qui 120 milioni di anni fa lasciando oltre 200 orme impresse nella roccia, oltre a vestigia del passato come i resti del cosiddetto castrum “bizantino” e della basilica di Santa Maria risalente al V-VI secolo e appartenuta nel 1200 ai Templari. Chicca finale, la mostra fotografica dedicata a “Josip Broz Tito alle Brioni” che illustra attraverso immagini in bianco e nero, le attività svolte dal Maresciallo sull’isola dal 1947 al 1979, mentre fuori dal museo è esposta la sua Cadillac decappottabile tirata a lucido.

Fazana, la cittadina delle “sardelle”

Per raggiungere le Brioni si può optare per due soluzioni. Andarci con la propria barca per ormeggiare negli unici due luoghi consentiti, ossia il Marina di Brioni Maggiore e la notevole insenatura di San Nicolò (Mikula) a Brioni Minore (Mali Brijun), spendendo, per una imbarcazione fino a 14,99 metri, da 750 a 1450 kune (da 105 a 200 Euro, a seconda del periodo e del cambio) ogni 24 ore di soggiorno. Oppure si può affittare una bici a Pola, pedalare per circa 10 chilometri fino alla cittadina di Fazana, qui presso l’apposito ufficio acquistare il biglietto di ingresso al Parco – che varia da 125 a 210 kune a persona (da 18 a 30 Euro) – e infine prendere il ferry (incluso) che in 15 minuti porta a Brioni Maggiore. Peraltro Fazana, di origine romana ma cresciuta nel periodo medievale, è molto piacevole da visitare con i suoi stretti vicoli lastricati, le linde casette dai colori vivaci e la quattrocentesca chiesa di SS. Cosma e Damiano affacciata sulla riva fasanese, dove si susseguono konobe (trattorie) per buongustai nel cui menu non mancano mai le sardine, vero simbolo di questa cittadina di pescatori, e protagoniste di svariate manifestazioni. A maggio, per esempio, la Scuola fasanese di salatura delle sardelle insegna questa antica arte, poi ci sono Il mare in tavola, a giugno, con il pesciolino azzurro preparato in 100 modi diversi, la Festa della sardelle ad agosto, e via di questo passo.

Completata la visita di Brioni Maggiore si torna (in barca o in bici) a Pola scegliendo di ormeggiare nel capiente e ben organizzato Marina Veruda, nell’omonima insenatura, o di ancorare poco più a Sud nella tranquilla e riparata baia di Soline, dove il luogo migliore per dar fondo lo offre il canale tra il promontorio meridionale che la delimita e le verdi isolette di Frasker e Fraskeric. Quest’ultima chiude parzialmente anche la successiva baia di Centinera, un altro azzurro specchio d’acqua circondato da una rigogliosa pineta centenaria, dove gettare l’ancora. Lungo le sponde di candido calcare il mare ha scavato minuscole e attraenti calette tondeggianti e levigato lastroni di pietra bianca dove si può prendere il sole, mentre nella parte più interna della baia si allunga una bella spiaggia di ciottoli.

Il Parco naturale Kamenjak

A 12 miglia da Pola, completamente disabitata, la sinuosa Penisola di Kamenjak, estremità meridionale dell’Istria, è un vero splendore. Divisa in due parti, quella più a Sud – dichiarata Parco naturale nel 1996 – si estende su circa 404 ettari di superficie che porgono al mare 16 miglia di costa punteggiata da decine di baie, calette e spiagge in miniatura. Come prima tappa, sul versante occidentale si può ancorare – maestrale permettendo – nella piccola insenatura di Polje, perfetta per due o tre barche. Poi, superate le splendide calette di Njive e Radovica, si prosegue verso Punta Kamenjak evitando di passare tra la terraferma e l’isoletta di Fenoliga se il mare non è calmo o la visibilità scarsa, essendo quest’area ricca di correnti, scogli e secche (tra cui la pericolosa Albanez) fino all’isolotto disabitato di Porer – di soli 80 metri di diametro – su cui è piantato l’omonimo faro, alto 35 metri, fatto costruire dall’Impero Austro-Ungarico nel 1846. È il più alto in Istria e, oggi automatizzato, offre anche la possibilità – a romantici Robinson – di alloggiarvi, disponendo di un paio di appartamenti. Se le condizioni meteo lo consentono, invece, si può visitare la piatta Fenoliga, dove i dinosauri (sauropodi e teropodi) hanno lasciato una nutrita quantità di impronte (146), e transitare vicino Porer dove, non essendoci alcun ridosso – ancora oggi – la barca in dotazione al faro deve essere sollevata da una gru e messa in secco ben sopra il livello del mare.


Ritornando verso la Penisola, prima di doppiarne la punta, si costeggiano le bianche scogliere dell’incantevole insenatura di Mala Kolumbarica, da dove è irresistibile tuffarsi nella sottostante acqua color smeraldo, i cui riflessi illuminano grotte e anfratti. Sul versante orientale, la costa, di nuovo bassa, è incisa da una sfilza di baie lambite da un mare assolutamente cristallino che si tinge di tutti i toni dell’azzurro. Le prime lungo la rotta verso Nord sono Debeljak e Portic, le più amate dai diportisti, essendo ampie, profonde e protette da tutti i venti, eccetto la bora. All’interno di Portic si scopre anche una ulteriore insenatura, la piccola Mala Portic, ornata da una rara spiaggetta di sabbia con beach bar seminascosto tra la rigogliosa vegetazione.


Più a Nord c’è Skokovica, dove si trova il Windsurf Premantura Station con scuola di surf e noleggio di stand up paddle (SUP) e kayak oltre che di mountain bike con cui esplorare – via terra – il Parco naturale, che è attraversato da una miriade di sentieri sterrati dove si pedala, o si passeggia a piedi, tra boschetti di pini marittimi, prati calcarei – dove crescono rare specie di orchidee come l’autoctona Serapias istriaca – e rigogliosa macchia mediterranea spruzzata del giallo delle ginestre e profumata di mirto e rosmarino.
Una accurata segnaletica consente di raggiungere ogni baia, comprese le più particolari, come l’affascinante Penizule, vicino Capo Grakalovac, che deve essere piaciuta molto anche ai primi abitanti della zona – manco a dirlo – ancora una volta i dinosauri, viste le orme che hanno lasciato impresse sui lisci lastroni di calcare affacciati sul mare accanto a una suggestiva spiaggetta di ciottoli.
I cartelli indicano anche dove trovare i punti di ristoro, tra cui va menzionato l’originale Safari bar, tutto costruito con materiali naturali e nascosto in un fitto canneto sulla cima dei cliff che abbracciano Mala Kamenjak. Ideale per uno spuntino casereccio (il menù contempla perlopiù formaggio, olive e sardine alla griglia) e per divertirsi nel parco giochi “per bimbi” dondolando su altissime altalene dagli strambi sedili, lasciandosi andare su ripidi scivoli o salire sui pioli di una svettante torre panoramica.

Il Golfo di Medulin

Già proteso verso le tempestose acque del Quarnero, anche il vasto Golfo di Medulin, racchiuso tra il versante orientale della Penisola di Kamenjak a Ovest e Capo Marlera a Est, riserva piacevoli sorprese. Dalle citate baie di Debeljak, Portic e Skokovica, che vi si affacciano, si nota subito la sua più attraente particolarità. Nelle limpide acque poco profonde del Golfo è infatti adagiato un incantevole arcipelago composto da una decina di isolotti tondeggianti e disabitati dove il vento ha modellato la gariga.
Visti dall’alto, smeraldini e orlati da un candido merletto di calcare sembrano occhi, gli occhi verdi di questo golfo azzurro che man mano che ci si addentra somiglia sempre più a un lago. Solitarie e incontaminate le isolette regalano la piacevole sensazione di sentirsi “fuori dal mondo”, a patto però di evitare i mesi di luglio e agosto. In quelle di Ceja, Bodulas e Levan, in particolare, oltre ad alcune spiaggette di sassolini, ci sono anche trattorie stagionali, tipo paillote, dotate di moli che, sospesi su acque incredibilmente trasparenti, permettono di sbirciare il fondale marino popolato di argentei pesci guizzanti (sono le voraci Oblada melanura, comunemente chiamate “occhiate”).


Nella parte più interna del Golfo i migliori punti per stare alla fonda sono due: a Est dello scoglio di Pomer e davanti Punta Mucia, situata proprio all’ingresso dell’ACI marina Pomer, che completamente rinnovato nel 2016, offre una pletora di servizi, tra cui il nuovo ristorante gourmet Sopravento, dal moderno design e un curato menù di piatti istriani e internazionali da assaporare sulla terrazza panoramica con vista sul Golfo e sul capoluogo Medulin.
Quest’ultimo, il centro abitato più grande dell’Istria meridionale dopo Pola, è riconoscibile dagli svettanti campanili gemelli della chiesa di Sant’Agnese che dalla collina domina la parte più antica della città, mentre quella moderna è rivolta verso la “riva”, il bel lungomare, con negozi e caffè, attrezzato per l’ormeggio di imbarcazioni con poco pescaggio. A Nord, nella contigua baia di Burle, si può visitare il Complesso archeologico dell’Isola del Vescovo (Vizula), dove sono stati scoperti i resti di un insediamento risalente al neolitico, antiche tombe e una grande villa rustica romana sul mare, risalente al I-II secolo a.C., parzialmente sommersa.
A Sud, invece, c’è infine la spiaggia di Bijeca – famosa per la sua lunghezza di oltre un chilometro – adagiata nell’ansa di una penisola frastagliata e ricoperta di pini collegata da un istmo a un rigoglioso isolotto.

Testo e foto di Patrizia Magi

Info utili Istria

Charter
Adriatic Yacht Charter (c/o ACI marina Pomer, tel. 00385 (0)98 273880; www.ayc.hr).
Ottima società di charter, dispone di una flotta di oltre 70 imbarcazioni e catamarani da 10 a 15 metri. Quella nell’ACI marina Pomer è la sede storica cui si sono aggiunte nel tempo basi a Dubrovnik, Kastela, Murter, Marina Veruda).
Higanas Boats (Marina Veruda, Ulica Prekomorskih brigada 12, Pula, tel. 00386 (0)41 678615; www.higanasboats.com). Un team appassionato di mare e una flotta di super accessoriati Leidi 660 motorizzati con 150 HP Suzuki – family cruiser nominato Croatian Boat of the Year 2016 – sono il punto fi forzadi questa società che propone charter bareboat o con skipper per uno, tre o sette giorni con giorno di partenza a scelta. La barca può ospitare fino a 5 persone per un day charter e fino a tre per crociere con pernottamento a bordo. Tra i servizi offerti: wi-fi gratuito, assistenza 24/7, transfer dall’aeroporto o dall’hotel.

Porti e marina
ACI marina Pula (Riva 1, tel. 052 219142; VHF Canale 17). Situato nel cuore della città, dispone di 213 posti barca dotati di acqua e corrente elettrica. Offre: ristorante, cambiavalute, servizio tecnico, parcheggio per le auto e autonoleggio. Il distributore di carburante si trova su una piccola banchina vicino al marina.
Marina Veruda (Ulica Veruda, tel. 00385 (0)52 224034; www.marina-veruda.hr). Si trova nell’ampia baia di Veruda, a Sud di Pola, ed è protetto da tutti i venti. Dispone di 630 ormeggi per barche fino a 40 metri, piscina, cantiere e molti altri servizi. Sono in corso lavori di ristrutturazione che dovrebbero finire a breve.
ACI marina Pomer (Pomer 26 A, tel. 00385 (0)52573162; www.aci-marinas.com – VHF Canale 17). Situato a NO, nell’ampio Golfo di Medulin, nella zona più interna e tranquilla, dispone di 296 ormeggi in acqua e di 30 posti barca a terra. Tra i servizi: reception, bancomat, nuovo ristorante Sopravento, negozio di generi alimentari, agenzia di charter, officina, gru da 10 t, servizi igienici, lavanderia, parcheggio, wi-fi. I distributori di carburante si trovano a Pola (18 miglia) e a Pjescana uvala (11 miglia).
Marina Veliki Brijun (c/o Hotel Neptun, tel. 00385 (0)98 490792; www.np-brijuni.hr). Marina all’interno del Parco nazionale Brijuni. Può ospitare circa 50 imbarcazioni. La reception si trova presso l’Hotel Neptun.

Alberghi
Villetta Phasiana (Trg Sv. Kuzme i Damjana 1, Fazana; www.villetta-phasiana.hr). Storico hotel affacciato sulla piazza centrale, accoglie gli ospiti in un ambiente raffinato, con arredi in arte povera. La colazione si fa nel sottostante bar La barchetta con terrazza all’aperto e vista sul porticciolo.
Velanera Hotel & Restaurant (Franje Mosnje 3b, Liznjan; www.velanera.hr). Foto in alto. In un contesto bucolico, perfetto per una vacanza all’insegna del relax, dispone di camere moderne e ristorante gourmet Bodulka che propone eccellenti piatti di cucina istriana, come i tagliolini neri con gamberi, porri e zafferano istriano e le capesante al gratin, da gustare in una elegante sala o sotto il portico rivolto verso il giardino con piscina. Lettini per prendere il sole. Personale gentilissimo.

Ristoranti
Stara Konoba (Trg stare skole 1, Fazana, tel. 00385 (0)52 521810). Sulla riva fazanese, prepara piatti della tradizione istriana come le “sardelle” fritte e la minestra con gli asparagi selvatici.
Sopravento Restaurant (Pomer 26/, Aci marina Pomer, tel. 00385 (0)91 2375601). Una eccellente new entry nell’ACI marina. Piatti mediterranei e istriani vengono serviti nella bella sala in stile contemporaneo o sulla terrazza con vista sul Golfo.
Konoba Batelina (Chimulje 25, Banjole, Pola, tel. 00385 (0)52 573767). Si trova a 3 km dal centro di Pola questo eccellente ristorante di pesce che il proprietario David Skoko pesca e poi cucina divinamente. Aperto solo la sera. Meglio prenotare.

Info turistiche
Ente Nazionale del Turismo Croato
Via G. Leopardi 19, Milano, tel. 02 86454497
http://it.croatia.hr
Ente del Turismo Istriano
Pionirska 1, Porec; www.istra.hr