A circa 20 miglia dalla costa laziale si staglia il sinuoso profilo del gruppo nord-occidentale delle Isole Ponziane – o Pontine – forgiate milioni di anni fa dalla lava infuocata di irrequieti vulcani sottomarini.

Il porto borbonico di Ponza.

E’ impossibile non innamorarsi di queste meravigliose isole dagli affascinanti contrasti cromatici sia per chi le visita per la prima volta sia per consolidati habitué.

A crearle 2,5 milioni di anni fa, alla fine del Pliocene, sono state le potenti eruzioni di vulcani sottomarini disposti sulla lunga dorsale montuosa che si era formata a 50 chilometri dalla penisola italica (allora assai sottile).

Una genesi durata oltre 500.000 anni con sovrapposizioni nel tempo di lave di diversa natura cui si deve il caleidoscopio di colori che ha reso unico questo arcipelago, al cui aspetto odierno ha contribuito nel tempo anche l’azione dei terremoti, del mare, delle piogge e del vento. Ne è l’emblema l’isola di Ponza (7,5 kmq), la più grande del gruppo nord-occidentale, una frastagliata mezzaluna situata 21 miglia a Sud di San Felice Circeo.

 

Il promontorio di Punta della Madonna.

Ponza, l’isola di Circe

L’isola di Ponza – forse l’Eèa di Omero, “un’isoletta” che “il pelago tutto d’intorno stringe e ghirlanda”, dove Ulisse incontrò Circe, la “diva terribile” dal crespo crine e dal dolce canto”, che lì “avea soggiorno” (Odissea) – vanta una costa spettacolare che si perde in un gioco di baie, grotte, faraglioni e scoscesi promontori per 22 miglia.

 

Isola di Ponza, Chiaia di Luna con Punta di Capo Bianco a sinistra.

Base di partenza per scoprirla è il porto di Ponza – situato a Sud-Est dell’isola – la cui armoniosa forma tondeggiante è sottolineata da una sfilza di magazzini dipinti di rosso che sostengono il lungomare su cui si affacciano il palazzo comunale giallo chiaro e le casette color pastello del borgo, cresciute su più livelli a mo’ di cavea. Un vero capolavoro del periodo borbonico vegliato dalla chiesa dei Santi Silverio e Domitilla del 1775 e dalla Torre dei Borboni (oggi albergo) adagiati sul promontorio di Punta della Madonna dove i Romani avevano costruito – nel I sec. d.C. – una lussuosa villa con tanto di anfiteatro e di peschiera cui si scendeva tramite una scalinata scavata nella roccia.

Del vasto complesso rimane solo quest’ultima – le cosiddette Grotte di Pilato – articolata in 5 vasche collegate tra loro, magistralmente scavate nel tufo, visitabili oggi solo via mare. Vi si naviga accanto appena usciti dal porto per costeggiare in senso orario l’isola, che subito rapisce lo sguardo con gli imponenti faraglioni della Madonna e del Calzone Muto, la candida spiaggia del Bagno Vecchio (La Parata) – con in alto i resti di una Necropoli Romana – e il solitario Faro del 1886 sullo sperone roccioso di Punta della Guardia, estrema propaggine di Monte Guardia (280 m), una gigantesca colata di grigia lava trachitica da cui si inizia a risalire il versante occidentale dell’isola.

Doppiata Punta Fieno, la costa si piega a formare un grandioso anfiteatro di tufo giallo e bianco con pareti strapiombanti sulla spiaggia di Chiaia di Luna. I Romani, per l’irreale biancore che il nostro unico satellite riflette sull’acqua e sulle pareti rocciose, chiamarono la baia Divaluna – come la dea – e la utilizzarono come porto naturale collegandola attraverso un tunnel lungo 160 metri al centro abitato per trasportarvi le merci. Oggi il passaggio e la spiaggia sono interdetti per pericolo di frane, ma per i diportisti la baia rimane un vero paradiso, peraltro ben protetto dal temibile vento di Levante. Proseguendo, si lascia a dritta la misteriosa Grotta della Maga Circe – un cunicolo lungo cento metri che porta a una minuscola spiaggia – e la Punta di Capo Bianco, con la sua scogliera tufacea di un candore abbacinante che si getta a picco nel mare azzurro.

 

Isola di Ponza, il versante Est dell’isola di Ponza

Sembra composta da tante colonnine sovrapposte che per capitello hanno un piccolo “tetto” vegetale. Un vero spettacolo che anticipa quello della baia di Lucia Rosa, una delle più belle di Ponza, con spiaggia e un nugolo di faraglioni e scogli tra cui fare snorkeling in un’acqua color smeraldo. In alternativa, oltrepassato Capo Bosco, si può dare fondo nella baia di Cala Feola, incuneata nella roccia, con porticciolo, una fettuccia di finissima sabbia chiara e splendide piscine naturali raggiungibili in tender, mentre a terra, tramite scalette si può visitare il grazioso borgo a picco di Le Forna, con le piccole case dai tetti a cupola araba e la Chiesa della Madonna dell’Assunta, che fu fondato dai coloni provenienti da Torre del Greco alla fine del Settecento.

Un piccolo promontorio separa Cala Feola da Cala dell’Acqua, nei cui pressi fino al 1975 c’era una cava per l’estrazione della bentonite. La ripara Punta del Papa, seguita dalla piccola e selvaggia Cala Cecata e la minuscola Cala Fonte, protetta da un molo naturale di roccia, che precede Punta Incenso, l’estremità nord-orientale di Ponza, fronteggiata dall’isoletta disabitata di Gavi da cui un codazzo di pericolosi scogli punta l’isola di Zannone. Per portarsi sul versante orientale di Ponza il passaggio sicuro è tra Gavi e gli Scoglietelli, da cui le baie si susseguono serrate e tutte appetibili per l’ancoraggio fino al porto di Ponza.

 

Isola di Ponza, il borgo di Santa Maria.

 

Si inizia con la Cala dell’Arco Naturale, così chiamato per il faraglione alto più di 30 metri – attraversato da un arco a sesto acuto – piantato in un’acqua cristallo in cui si specchiano gli scoscesi costoni di roccia bianca, gialla e rossastra dirimpetto fino allo Scoglio di Aniello Antonio e Punta Nera che segna l’inizio di Cala Inferno. Qui filoni di lava chiara e scura si contorcono in dirupi verticali, mentre dall’acqua poco profonda emergono i resti di una nave mercantile naufragata nel 1978 sugli scogli delle Formiche e trascinata dai marosi a pochi metri dalla riva.

Poco più a Sud si allunga la bellissima Cala Core dove sul precipizio di pareti bianco-grigiastre si staglia un cuore di trachite rossastra e dabbasso si nasconde la Grotta degli Smeraldi forata da un raggio di luce che ha ispirato il nome. Doppiata, infine, Punta Bianca, una scultura di tufo modellata dal mare e dal vento, si incontrano la baia del Frontone – una delle più frequentate per trascorrere la notte alla fonda – e il pittoresco paesino di Santa Maria, con porticciolo, che un tunnel di epoca romana collega al borgo di Ponza.

 

Isola di Palmarola, Cala del Porto vista dall’alto con in primo piano il Faraglione di San Silverio.

Palmarola, l’isola di San Silverio

Sei miglia a Ovest di Ponza si erge quasi parallela l’incantevole e disabitata isola di Palmarola, una riserva naturale di 1,31 chilometri quadrati racchiusa in un elaborato merletto costiero che si allunga per 8 miglia. “La più bella del Mediterraneo” per Jacques-Yves Cousteau e un vero eden per i diportisti.

Provenendo da Sud, la prima ad apparire è la maestosa Cala Brigantina, con una arcuata parete di roccia tufacea, abbagliante sotto i raggi del sole, che abbraccia il mare con le sue estremità protese verso il largo, l’affusolata Punta Vardella, davanti allo scoglio Suvace, e i Faraglioni di Mezzogiorno, erosi da grotte marine e passaggi segreti. Lasciato questo antico rifugio dei pirati si risale il versante occidentale dell’isola, e doppiato lo scoglio Pallante, scelto dalla berta minore per nidificare, si raggiunge il massiccio Faraglione di San Silverio. Una piccola cappella sul suo cucuzzolo ricorda il venerato patrono di Ponza, papa Silverio (480 – 537), ingiustamente costretto ad abdicare e qui esiliato fino alla fine dei suoi giorni (è festeggiato il 20 giugno di ogni anno).

Palmarola, la tavolozza di colori della Forcina.

 

Il faraglione è collegato all’isola da un istmo roccioso che separa due memorabili baie, Cala di San Silverio, dove fare snorkeling tra i pesci che sguazzano intorno agli scogli affioranti di cui è costellata, e Cala del Porto, unico vero approdo dell’isola, con una spiaggia di ciottoli e sabbia sotto le pendici dirupate di monte Tramontana, punteggiate di grotte rupestri, spartano rifugio estivo dei ponzesi che talvolta le affittano per vacanze “Robinson”. Conclude l’isola a Nord, tra Punta Tramontana e Punta delle Brecce, una scenografica baia, la maestosa Cattedrale, che si innalza verso il cielo con fini colonne di basalto raccolte in archi a sesto acuto sotto cui si aprono cappelle poggiate sull’acqua turchese del mare e protese verso il cuore del monte.

 

Palmarola, la Cattedrale formata da una struttura colonnare di basalto.

 

Avvolta in un religioso silenzio, rotto solo dallo stridio dei gabbiani che volano alti sulle guglie coperte di vegetazione smeraldina, ha tutto il mistico fascino di una cattedrale gotica.
Ultima baia per dare fondo prima di tornare al porto di Ponza è la Forcina, punto in cui Palmarola sembra spaccarsi in due lasciando una cuspide aguzza a fare da trait d’union. Un paesaggio primordiale dove è facile leggere nell’arcobaleno di colori l’avvicendarsi di stratificazioni e colate laviche.

 

Palmarola, Cala del Porto con spiaggia e case rupestri.

La piccola Zannone

Oasi naturale, parte integrante del Parco Nazionale del Circeo, la disabitata isola di Zannone (0,9 kmq) a differenza delle sue due sorelle è composta non solo da rocce vulcaniche ma anche da rocce metamorfiche e sedimentarie risalenti a oltre 200 milioni di anni fa.

 

Vista dall’alto della costa orientale dal borgo di Ponza all’isoletta di Gavi e più discosta Zannone.

Situata 6 miglia a Nord-Est di Ponza, l’isola, alta, scoscesa e interamente ricoperta di boschi e vegetazione mediterranea, attira migliaia di uccelli migratori. Rimasta praticamente immacolata fino ai nostri giorni, vi si trovano resti di epoca romana e di un monastero benedettino-cistercense, oltre al Faro di Capo Negro del 1884.

Non vi sono approdi eccetto – col mare calmo – Punta del Varo, accanto all’antica peschiera scavata nella roccia. Per lo sbarco è necessaria l’autorizzazione del PN Circeo.

Notizie Utili isole Pontine

Charter
ItalyCharter (Yacht Charter Broker – Alnair Sail Srl, Viale San Concordio 738, Lucca, tel. 3483337796; www.italycharter.it). Ottimo broker con una esperienza consolidata in venti anni di navigazione a vela e dieci anni di attività. Dispone di un ampio portfolio di imbarcazioni in Italia, Mediterraneo, Caraibi e Oceano Indiano. Il noleggio è proposto bareboat o con equipaggio con il plus di poter contare sull ‘esperienza dello staff nella scelta della barca più adatta alle proprie esigenze e nella programmazione di itinerari e trasferimenti.
Le principali base charter di partenza per una crociera nelle Isole Ponziane sono Nettuno, Pozzuoli e Napoli.

 

Ponza, particolare del porto borbonico.

 

Porti e Marine
Nel porto di Ponza è vietato ancorare in rada dal 1 aprile al 30 settembre (per info contattare Locamare Ponza, tel. 0771 80027). Per ormeggiare l’imbarcazione sono disponibili pontili galleggianti gestiti da diverse società. Tra queste:

Cooperativa Ponza Mare (Via Banchina Nuova 31, Ponza, ufficio tel. 0771 809678, pontile tel. 0771 80679; [email protected]; www.ponzamare.it – Vhf Canale 09). Situato nella parte più protetta del porto, a sinistra dell’ingresso. Può ospitare imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza e offre assistenza all’ormeggio, sorveglianza, acqua ed energia elettrica, Wi-Fi gratuito, assistenza tecnica.

Ciccio Nero (Via Banchina Nuova, tel. 0771 80697; [email protected] Vhf Canale 10/11). Gestisce un pontile galleggiante per imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza al centro del porto. La società è specializzata in operazioni di recupero e assistenza in mare nel raggio di 40 miglia in meno di un’ora.

Gennarino a Mare (Via Dante, Ponza, tel. 0771 80071; [email protected]; www.gennarinoamare.com). Pochi minuti a piedi dal porto di Ponza. Dispone di albergo, ristorante e pontile per l’ormeggio di imbarcazioni fino a 25 metri di lunghezza. Fornisce servizi di custodia notturna, acqua e corrente elettrica, Wi-Fi a banda larga (Hot Spot Bluwireless).

Cantieri Navali Parisi (Via Spiaggia Santa Maria, Ponza, tel 0771 80544/333 – 333 7962895). Dispone di pontile con distributore di carburante per barchei fino a 40 metri di lunghezza .

Alberghi e B&B
Grand Hotel Santa Domitilla (Via Panoramica snc, Ponza, tel. 0771 809951-2-3-4; www.santadomitilla.com). In un rigoglioso giardino mediterraneo, a pochi metri dalla spiaggia di Chiaia di Luna, questo rinomato quattro stelle offre camere e suite, il ristorante gourmet Il melograno e un esclusivo Percorso Benessere con getti idromassaggio, bagno turco cromoterapeutico in stile arabo, Grotte Romane con temperatura dai 19 ai 37 gradi e due piscine con acqua di mare. In più dispone di Beach Club sulla spiaggia del Frontone.

Hotel Ortensia (Via Piscine Naturali, Le Forna, ponza, tel. 0771 808922 – 3384390467; www.hotelortensia.it). In località Le Forna, a 5 km dal porto di Ponza, tre stelle con vista dalle Piscine naturali di Cala Feola (10 minuti a piedi dall’albergo) fino all’isola di Palmarola dietro cui tramonta il sole. Dispone di 27 camere in stile marinaro su tre piani, ognuno caratterizzato da un colore pastello. Ristorante di cucina ponzese.

La Corte di Ponza (Via per Chiaia di Luna, Ponza, tel. 338 8588481 – 334 8483432; www.lacortediponza.it). Nuovo Exclusive B&B sopra la baia di Chiaia di Luna in una location defilata e silenziosa con vista magnifica. Cinti da un florido giardino di 2000 mq., gli ambienti comuni e le camere sono curati nei minimi dettagli e votati al relax. Dispone anche di piscina e parcheggio privato.

La Casa dei 4 Venti (Via Staglio snc, Ponza, tel. 3791282636). Grazioso B&B a conduzione familiare a pochi passi dalla spiaggia di S. Maria e a poco più di 1 km dal porto di Ponza. Dispone di camere con aria condizionata, TV a schermo piatto, frigorifero e bagno privato. La colazione è servita nel gazebo. Wi-Fi gratuito. Nelle vicinanze lo stesso host offre anche la Casa Vacanze Valledora con appartamenti ben arredati.

Ristoranti
Orerock (Via Spiaggia Santa Maria, Ponza, tel. 348 699 3820). Nel borgo di Santa Maria, rinomato ristorante con veranda sul mare e tavoli fin sulla spiaggia per romantiche cene a lume di candela con vista sul porto di Ponza. Il menu è a base di pesce preparato dallo chef che unisce sapientemente tradizione mediterranea e innovazione.

EEA (Via Umberto I, Ponza, tel. 0771 80100 – 338 456849). Ha scelto il nome antico dell’isola – Eea – questo ristorante rialzato nel borgo di Ponza con vista panoramica sul mare e sul porto. Nella sala interna o nella terrazza all’aperto si gustano i sapori della cucina ponzese appena rivisitati in chiave contemporanea. Tra le specialità: la Zuppetta di pesce in bianco su salsa di pomodoro allo zenzero e le Fettuccine con genovese di totani, polpo e ricotta salata.

A Casa di Assunta (Via Panoramica, tel. 0771 820086). Ambientato in una storica casa ponzese con terrazza vista mare, propone gastronomia mediterranea con un pizzico di creatività. Da provare: la Pasta fresca con il pesto di Palmarola (ricetta segreta) e il Raviolo con ripieno di cernia saltato al pesto di pistacchi e ricotta di bufala.

Acqua Pazza (Via Dietro la Chiesa 3, Ponza, Ristorante tel. 0771 80643 – Cocktail bar tel. 334 1302548 – aperto tutti i giorni (19 – 2). Situato a picco sul mare, il locale è articolato su piani terrazzati con vista panoramica. Re del menù è iò pesce locale. Tra le specialità: gli Spaghetti ai ricci, le Polpette di merluzzo, le Linguine alla spigola. Dispone di porticciolo per l’approdo.

di Patrizia Magi

Guardia Costiera Ponza
Via Molo Musco 7, tel.0771 80027 – 3348344173
https://www.guardiacostiera.gov.it/ponza

Pro Loco di Ponza
Via Molo Musco 2, tel. 0771 80031
www.prolocodiponza.it – www.visitponza.it

Parco Nazionale del Circeo
www.parcocirceo.it