Testo e foto di Azzurra Brezak
Famosa per la sua storia, in cui ha avuto un importante ruolo anche Napoleone, l’Isola d’Elba, cuore del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, con 80 miglia nautiche di costa variegata, composta da decine di baie caraibiche, impervie scogliere e ridenti borghi presidiati da antiche fortezze è una destinazione perfetta per una crociera tranquilla a “due passi” dalla Toscana e un “sicuro” passaggio per chi vuole raggiungere la Corsica.
Vicinissima alla costa Toscana – la distanza tra Marina di Punta Ala o Marina di Scarlino e Porto Azzurro è meno di 15 miglia (ed è di 35 miglia dalla Corsica) – l’Isola d’Elba, allungata in direzione est-ovest, sulle acque blu del Mar Tirreno offre ai diportisti attrezzati marina e sponde frastagliate lungo cui navigare in tutta sicurezza potendo trovarvi sempre un approdo sicuro a prova di Eolo. D’estate a dominare è un regime di brezze variabili dovute ai diversi microclimi, i venti prevalenti sono lo Scirocco e il Maestrale, quest’ultimo in particolare, se rinforza (in genere cala dopo il tramonto), supera i pendii dell’isola e di notte unendosi alla brezza di terra può arrivare a soffiare fino a 30 nodi, bisognerà quindi fare attenzione se si è alla fonda.
Portoferraio
Abbiamo scelto come base di partenza per la nostra crociera intorno all’Elba, Portoferraio, l’antica “Cosmopoli” fatta costruire a metà del 1500 su uno sperone roccioso da Cosimo I de Medici sulle rovine della Fabricia romana e della Ferraia medievale.
Il granduca di Firenze la volle cinta da tre possenti opere difensive collegate tra loro: il maestoso Forte Falcone, con cammini di ronda e piazzole per i cannoni, il Forte Stella, a pianta pentagonale, cui nel 1788 fu aggiunto il faro tutt’oggi in funzione, e la Torre della Linguella, sul mare, che divenne in seguito un tremendo carcere, noto anche per aver crudelmente “ospitato” per 10 anni fino a farlo impazzire l’anarchico Giovanni Passannante, che attentò alla vita del re Umberto I di Savoia a fine Ottocento.
Successivamente restaurata oggi vi è ambientato un piccolo ma interessante Museo Archeologico che presidia a oriente l’ingresso alla Darsena Medicea, definita, non a torto, da Orazio Nelson, che ci capitò nel 1796, “il porto più sicuro al mondo”.
Il centro storico poi con le sue case color pastello arrampicate sul colle seguendo il perimetro delle antiche mura è un must da visitare, a partire dalle sue fortezze. Vi si trova anche la bella Palazzina dei Mulini, una delle residenze dove Napoleone abitò nei 300 giorni in cui visse all’isola d’Elba, mentre lungo la banchina è un festoso connubio di barche ormeggiate e negozi per lo shopping dove non manca il classico mercato al coperto dove rifornire la cambusa.
Mollati gli ormeggi e lasciato il vasto Golfo di Portoferraio facciamo rotta verso ovest passando accanto allo splendido litorale che da Punta Falconaia arriva fin oltre Punta Capo Bianco dove si susseguono spiaggette di candidi ciottoli levigati dal mare come le Ghiaie, Padulella e Sottobomba. Di analoga fattura è la deliziosa spiaggia di Sansone, riconoscibile da un faraglione piantato nell’acqua color smeraldo di una trasparenza quasi irreale, una tappa imperdibile proprio all’inizio della Penisola dell’Enfola, un sottile istmo di terra che collega l’omonimo monte alla costa proteggendo dai venti da nord il Golfo di Viticcio, uno dei migliori per dar fondo.
Da Capo d’Enfola a Marciana Marina
Dopo aver doppiato Capo d’Enfola – alla cui estremità si può notare lo scoglio brullo e solitario, chiamato la Nave dove fino agli anni ’50 si trovava la più antica tonnara dell’isola – si entra in una sorta di enorme piscina azzurra punteggiata da diverse amabili spiagge dove prendere il sole e perfetta per nuotare, fare snorkeling essendo ricca di pesci (non a caso la tonnara era stata posta qui) e immersioni subacquee.
Ripresa la rotta in direzione di Marciana Marina seguiamo il profilo costiero di dolci colline che, arretrando decisamente verso l’entroterra, creano un’enorme ansa, resa ancora più profonda dai Golfi della Biodola e di Procchio, due rinomate località balneari celebri per le loro lunghe spiagge di finissima sabbia dorata, molto frequentate (soprattutto la prima) e punteggiate di ristoranti, dove eventualmente fare una capatina mentre si è all’ancora, tenendo conto che qui non c’è alcun ridosso dai venti da nord.
Per la notte il miglior riparo è senza dubbio la vicina Marciana Marina, dotata di porto turistico bene attrezzato (che teme però il forte libeccio) e vegliato dalla Torre pisana del 1100. Il pittoresco borgo marinaro è situato alle pendici del Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola (oltre 1000 metri), dove a mezzacosta si staglia tra i boschi l’ameno paesino medievale di Marciana Alta che vale un’escursione anche per la possibilità di raggiungere la vetta in seggiovia e godersi il bellissimo panorama sulle altre isole dell’Arcipelago Toscano e sulla Corsica.
Dal porto, il piacevole lungomare, vivacizzato da una pletora di bar, negozi e ristoranti, arriva fino al quartiere più antico e pittoresco, Il Cotone – un tempo votato alla pesca – le cui belle case pastello si arrampicano sugli scogli scuri mentre dabbasso riposano piccoli gozzi testimoni dell’antica attività.
Verso Marina di Campo
La costa settentrionale dell’Elba regala ancora alcune belle sorprese prima di virare a sud: le due idilliache baiette di Ripa Barata e La Cala, tra Punta della Madonna e Punta della Giorna, cui si aggiunge l’insenatura di Sant’Andrea caratterizzata da liscioni di granito punteggiati da migliaia di cristalli bianchi di feldspato e da una graziosa spiaggetta, tra Punta del Cotoncello e di Capo Sant’Andrea.
Doppiato quest’ultimo ha inizio l’impervio versante occidentale dell’isola – bagnato dalle acque del Canale della Corsica – che offre pochi ridossi e qualche spiaggia come quella di Patresi alle falde di Punta Polveraia su cui è piantato l’omonimo faro datato 1909, e quelle di Chiessi e di Pomonte, su cui si affacciano i rispettivi minuscoli borghi.
Qui si naviga sotto scogliere ricoperte di macchia mediterranea punteggiate di ginestre e papaveri che si gettano rapide in mare mentre a dritta si stagliano all’orizzonte i profili delle isole di Montecristo e Pianosa. La prima accogliente insenatura sul versante meridionale – che è privo di porti turistici – è la splendida Fetovaia protetta a ovest da una lunga e verdeggiante penisola, dove si deve ancorare però al largo della spiaggia per via del fondale poco profondo. La segue la deliziosa insenatura di Cavoli, forse la più bella dell’isola con una spiaggia di sabbia impalpabile lambita un mare turchese senza eguali, situata a poche miglia da Capo Poro dove c’è un altro faro che segnala l’ingresso al vasto e riparato Golfo di Campo, che ospita una vivace cittadina balneare, Marina di Campo, con un porticciolo per pescherecci e una torre di avvistamento, accanto a un lunghissimo arenile lunato, attrezzato e molto frequentato davanti cui si può ancorare.
Tra Capo Fonza e il massiccio Promontorio di Capoliveri, ricoperto di macchia mediterranea e pinete, la costa arretra vistosamente formando un immenso bacino protetto dal maestrale che il lungo e stretto promontorio di Capo Stella divide in due anse distinte, il Golfo di Lacona, un paradiso turchese dove gettare l’ancora ornato dalle invitanti spiagge sabbiose di Lacona e Laconella e l’ancora più vasto Golfo Stella in cui si aprono meravigliose cale e calette dove sostare come Acquarilli, dove la falesia finisce su una striscia di sabbia grigia, o Barabarca e Morcone.
Si presegue poi con Innamorata accanto alle isole Gemini, i cui fondali sono cosparsi di anfore, e la baia del Remaiolo, ottima base per snorkeling e immersioni, tra Punta Calamita – dove si notano testimonianze della dismessa attività mineraria e le bussole impazziscono – e Punta dei Ripalti, doppiata la quale si inizia a risalire la costa orientale dell’Elba.
Porto Azzurro e l’est
La solitaria costa orientale offre pochi approdi ma di rara bellezza come Calanova, dove si trova anche un ottimo ristorante con molo per piccole barche, e Naregno cinta da una foresta di pini d’Aleppo all’ombra del Forte Focardo che segna l’ingresso al Golfo di Mola, (la cui cui rada è protetta dal Maestrale) dove è annidato l’affascinante borgo di Porto Azzurro con l’animato marina.
Trovarvi posto non è facile, d’altronde questo è probabilmente il borgo più glamour dell’isola con piccole case tirate a lucido, balconi fioriti, un meandro di violetti e un lungomare dove prosperano ristorantini e boutique di charme. E se si vuole scarpinare c’è anche una bella passeggiata che sale sul promontorio di Punta dello Stendardo fino alla Fortezza di San Giacomo (chiamata anche Forte Longone) a forma di stella, costruita dagli Spagnoli nel 1603 e trasformata in carcere nel 1890, funzione che svolge ancora oggi.
Continuando a risalire il Canale di Piombino, dopo un tuffo nelle limpide acque della baia di Ortano si raggiunge Rio Marina, un altro grazioso borgo con un porto (lo Scirocco vi crea risacca), sorto in un’area mineraria ricca di ferro – il suo sfruttamento iniziò già al tempo degli Etruschi – che si è sviluppato nel 1700 e dove sono da visitare il museo minerario e le cave. Vi approdano anche i traghetti, come a Cavo, allocata poco più a nord, l’ultimo borgo con porto lungo la rotta che si conclude – una volta doppiato il boscoso Capo Vita che segna l’estremità nord orientale dell’Elba -nella baia di Nisportino, perfetta per una giornata tra bagni e sole, da cui poi si “scende” verso il Golfo di Portoferraio.
Isola D’Elba come arrivare, i porti e dove mangiare
Come arrivare
In nave – Chi intende noleggiare la barca direttamente all’Elba o andare a trovare gli amici già ancorati in loco può raggiungere facilmente l’isola con le navi della Moby Lines (www.moby.it). Moby insieme a Toremar – le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori sono le uniche ad assicurare i collegamenti con l’Isola d’Elba tutto l’anno – effettuano infatti sulle tratte Portoferraio-Piombino, Rio Marina Piombino e Cavo-Piombino, fino a 100 partenze al giorno in alta stagione, con la possibilità di imbarcarsi – indifferentemente – sulle navi di entrambe le Compagnie, anche a un orario antecedente rispetto a quello prenotato (fino a esaurimento dei posti disponibili). Dalla fine di marzo sulla linea Portoferraio-Piombino opera la Moby Kiss – una nave completamente refittata lunga 117,5 metri, provvista di 4 motori e capace di raggiungere i 18 nodi di velocità – che può ospitare fino a 1540 passeggeri e 400 auto, oltre a vantare numerosi servizi tra cui un’area giochi per bambini con videogames, bar con caffetteria e paninoteca, ristorante e self-service. Inoltre, chi acquista un biglietto Moby o Tirrenia per raggiungere Sardegna, Corsica, Elba, Sicilia e Tremiti entro il 31 maggio 2017 per partenze fino al 18 dicembre per Moby e fino al 31 dicembre per Tirrenia riceveranno un buono in euro pari al 25% dell’importo pagato, al netto di tasse, diritti e competenze.
In barca – Chi non volesse o potesse spendere troppo tempo nel transfer della propria barca, può affidarsi a una delle compagnie di noleggio presenti sia sulla costa toscana.
Tra queste:
- 43° Parallelo Boats Charter (Marina di Scarlino, Puntone di Scarlino, Grosseto, tel. 0566 866094; [email protected]; www.parallelo43.it), azienda di Maria Grazia Zuliani e Dario Zana che opera da oltre 20 anni nel settore occupandosi di locazione di barche a vela e catamarani, di vendita di barche nuove e usate (importatori ufficiali e centro test Jeanneau in Toscana) e di manutenzioni e assistenza. Dal 2011 ha trasferito gli uffici nel Marina di Scarlino dove è ormeggiata la sua moderna Flotta “Premier” composta da 11 imbarcazioni a vela (Sun Odyssey, Impression e Bavaria) da 9,96 a 14,27 metri con prezzi che variano – a seconda della lunghezza, anno di costruzione e periodo scelto – da 1400/3000 a 2200/4900 euro a settimana, e un catamarano Lagoon 421 (prezzo a settimana, da 4100 a 7100 Euro). Completa l’offerta la Flotta “Classic” composta da altre tre barche a vela (Sun Odissey e Oceanis) da 12,85 a 15,42 metri con prezzi che variano da 1900/3200 a 3300/5800 euro a settimana. Le imbarcazioni – tutte ben accessoriate (ecoscandaglio/log, pilota automatico, inverter, pannelli solari ecc.) e munite di tender (motore optional) sono proposte bareboat (skipper su richiesta). La base nautica e gli uffici della compagnia sono ubicati nel rinomato Marina di Scarlino (www.marinadiscarlino.it), in una splendida zona boscosa della Maremma Toscana, una posizione ideale per raggiungere le isole dell’Arcipelago Toscano, la Corsica e la Sardegna.
Porti e Marina
Tutti i porti e marina dell’Elba di seguito indicati dispongono di acqua potabile, energia elettrica, distributore di carburante e servizi igienici:
- Darsena Medicea (Calata Mazzini, Portoferraio, tel. 0565 944024; www.marinadiportoferraio.it – VHF Canale 9). È uno dei porti più sicuri del Mediterraneo. Dispone di 70 posti per imbarcazioni fino a 65 metri, di cui 7 per il transito.
- Porto turistico di Rio Marina (SVAMAR Srl, Via Principe Amedeo 2, tel. 0565 962011, cell. 338 5097344; www.portoturisticorioecavo.it – VHF Canale 16). 206 posti per imbarcazioni fino a 16 metri suddivisi tra banchina, pontili e campo boe in rada (60 posti). Pericoloso con il Grecale.
- Porto turistico di Cavo (SVAMAR Srl, Via de Gasperi 24, tel. 0565 962011, cell. 338 5097341; www.portoturisticorioecavo.it – VHF Canale 16) con 112 posti per imbarcazioni fino a 14 metri, di cui 40 anche per non residenti. Forte risacca in porto con venti da Sud Est. Vento di traversia N-NE.
- Porto di Marciana Marina (Piazza Romeo Bernotti, Marciana Marina, cell. 340 7960008; portodimarcianamarina.it – VHF Canale 9). Dispone di 115 posti per imbarcazioni fino a 30 metri.
- Marina Porto Azzurro (Forti Yachting Partners , Lungomare Paride Adami 25, Porto Azzurro, tel. 0565 1935269; www.marinaportoazzurro.com – VHF Canale 10). 90 posti per imbarcazioni fino a 60 metri. Assistenza all’ormeggio. Guardianaggio notturno.
Ristoranti
- Enoteca della Fortezza (Via Scoscesa, Portoferraio, tel. 335 8393722). Ambientato nella sala delle munizioni della Fortezza Medicea, questo romantico wine bar è una Condotta Slow Food dove si possono gustare i migliori vini e prodotti tipici dell’isola d’Elba.
- Calanova (N 42° 44’590” – E 010° 24’774”, Località Calanova, Capoliveri, tel. 0565 968958). Situato sulla spiaggia, propone una squisita cucina mediterranea creativa a base di pesce, crostacei e ingredienti isolani. C’è anche un molo dove ormeggiare piccole barche o il tender.
- Paglicce Beach (via degli Etruschi, Marina di Campo, tel. 05659764445). Propone piatti ricercati e creativi da gustare sotto un gazebo bord de mer. Da provare le tapas dello chef e gli gnocchetti all’astice.