Il parco naturale regionale di Porto Venere ha esteso una perimetrazione a mare sul versante occidentale dell’isola di Palmaria e del Tino. Ciò ripropone il tema della istituzione di riserve al di fuori della normativa nazionale stabilita dalla L.394 e la relativa standardizzazione in corso (basata sul recepimento del Protocollo per la nautica). Le regole che disciplinano la fruizione e la delimitazione dell’area di tutela marina di Porto Venere sono contenute nel Piano del Parco (D.C.R n. 38 del 11.10.2007) e nel Regolamento per l’organizzazione e la gestione dell’area di tutela marina.
L’Area di Tutela Marina (ATM) è compresa tra il lato occidentale dell’Isola Palmaria ed i segmenti congiungenti i seguenti punti:
Punto Latitudine Longitudine
A 44° 02’ 58,4’’ N 009° 50’ 21,1’’ E
B 44° 03’ 02,0’’ N 009° 50’ 21,1’’ E
C 44° 02’ 48,3’’ N 009° 49’ 55,1’’ E
D 44° 01’ 11,5’’ N 009° 51’01,3’’ E
E 44° 01’34,5’’ N 009° 51’ 33,3’’ E
F 44° 02’ 02,5’’ N 009° 50’ 50,0’’ E
Navigazione
È consentito l’accesso e la navigazione a natanti ed imbarcazioni da diporto che rispettino il limite massimo di 6 nodi. L’ormeggio è permesso ai natanti e alle imbarcazioni solo alle strutture predisposte dall’Ente gestore. Nello specchio di mare tra l’isola del Tino e del Tinetto la navigazione e l’ancoraggio è possibile solo per i natanti (unità non superiori a 10 metri). La sosta e l’ancoraggio di qualsiasi unità navale non autorizzate dall’Autorità Militare sono vietati nella fascia di mare dell’isola del Tino che va da Punta Bianca al Porticciolo; è anche vietato l’ancoraggio di natanti ed imbarcazioni tra Punta Beffettuccio e Punta Secca (Isola Palmaria) e nel tratto tra Capo dell’Isola e i limiti meridionali dell’area di tutela marina, ad eccezione degli specchi acquei appositamente delimitati dall’Ente gestore;
Isole del Tino e del Tinetto
L’approdo all’isola del Tino, fatta eccezione per le visite organizzate dall’Ente gestore previa autorizzazione della Marina Militare, è vietato; lo sbarco all’Isola del Tinetto deve essere invece autorizzato dall’ente gestore.
Immersioni
In tutta l’area sono vietate le immersioni notturne, salvo specifiche autorizzazioni rilasciate dall’ente gestore. Sono consentite le immersioni con apparecchi respiratori autorizzate, sia se effettuate da privati, sia con l’ausilio di centri per l’immersioni. L’ente gestore si riserva di indicare i siti di immersione per ciascuno dei quali sono autorizzati un numero massimo di 28 subacquei comprese le eventuali guide. È inoltre richiesto il rapporto guida-sub di 1:6. Le immersioni nelle grotte sommerse sono consentite ad un numero massimo di 4 sub alla volta comprese le eventuali guide.
Pesca
È vietata la pesca con reti a strascico, con reti derivanti e con la cianciola; sono vietate le gare di pesca. Nel tratto di mare circostante il Tino, il Tinetto e le secche adiacenti è consentita solo la pesca a traina. Non è inoltre consentita la pesca a cernie, corvine, musdee e crostacei ed il prelievo di molluschi bivalvi e gasteropodi. La quantità massima giornaliera ammessa è di 2 kg a persona. In caso di utilizzo di mezzo nautico il quantitativo pescato non potrà superare i 4 kg, indipendentemente dal numero di persone trasportate.
La pesca sportiva è consentita unicamente con i seguenti strumenti:
1. Lenze e canne con un massimo di due attrezzi a persona;
2. Una fiocina anche con l’ausilio di una fonte luminosa;
3. Una nassa per imbarcazione;
La pesca subacquea è vietata, fatte salve le deroghe che potranno riguardare esclusivamente i residenti del Comune di Porto Venere.